Salvini replica all’Onu: ‘Forse tagli ai fondi, indaghi sui propri stati membri che ignorano i diritti elementari’
Arriva la replica di Matteo Salvini all’Onu, che per bocca di Michelle Bachelet, nuovo Alto Commissario Onu per i diritti umani, ha fatto sapere di avere “intenzione di inviare personale in Italia e in Austria per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom”.
“Gli sforzi dei governi per respingere gli stranieri non risolvono la crisi migratoria” – ha detto – ma anzi, “causano solo nuove ostilità. È nell’interesse di ogni stato adottare politiche migratorie radicate nella realtà, non in preda al panico”.
Il ministro dell’Interno ha ribattuto su Facebook:
“L’Italia negli ultimi anni ha accolto 700mila immigrati, molti dei quali clandestini, e non ha mai ricevuto collaborazione dagli altri Paesi europei,” ha scritto, aggiungendo che il nostro Paese non accetta “lezioni da nessuno, tantomeno dall’Onu che si conferma prevenuta, inutilmente costosa e disinformata: le forze dell’ordine smentiscono ci sia un allarme razzismo”.
“Prima di fare verifiche sull’Italia, – ha concluso – l’Onu indaghi sui propri stati membri che ignorano diritti elementari come la libertà e la parità tra uomo e donna”.
Salvini ha poi rincarato la dose affermando che l’Onu “è un’organizzazione che costa miliardi di euro, a cui l’Italia dà più di 100 milioni all’anno di contributi e ragioneremo con gli alleati sull’utilità di continuare a dare questi 100 milioni di euro per finanziare sprechi, mangerie, ruberie per un organismo che vorrebbe venire a dare lezioni agli italiani e poi ha Paesi che praticano tortura e pena di morte”
L’alto commissario per i diritti umani ha anche criticato l’Italia per la gestione del caso Diciotti:
“Il governo italiano ha negato l’ingresso di navi di soccorso delle ong. Questo tipo di atteggiamento politico e di altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili”. “Anche se il numero dei migranti che attraversano il Mediterraneo è diminuito – ha continuato – il tasso di mortalità per coloro che compiono la traversata è risultato nei primi sei mesi dell’anno ancora più elevato rispetto al passato”.
Bachelet ha anche affermato che queste politiche sull’immigrazione “non offrono soluzioni a lungo termine a nessuno, solo più ostilità, miseria, sofferenza e caos”. Gli Stati, ha aggiunto, “dovrebbero vedere i diritti umani come uno strumento per lo sviluppo economico e contro l’estremismo violento. È costruendo l’accesso a tutti i diritti umani che la società diventa più forte e più capace di resistere a choc imprevedibili”.