Salvini: “Presto incontrerò Berlusconi, possiamo trovare un accordo”
Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini alla registrazione di Porta a Porta, in onda questa sera su Raiuno, tocca diversi argomenti di stretta attualità politica.
A partire dal rapporto con Berlusconi sul nodo della Rai: “Conto di vederlo o sentirlo nelle prossime ore, c’è un’azienda che ha bisogno di crescere”. Il riferimento è a Marcello Foa, per la conferma a presidente di Viale Mazzini. “C’è la possibilità di trovare l’accordo non solo sulla Rai – spiega Salvini -. Se c’è accordo si va fino in fondo”, ricordando che “si vota a fine ottobre a Trento, Bolzano e poi Sardegna, Basilicata e Abruzzo: l’obiettivo è che non cambi la squadra di centrodestra che governa in Lombardia, Veneto, Liguria”.
Il ministro dell’Interno si sofferma sul caso Diciotti, la nave carica di migranti rimasta bloccata per alcuni giorni al porto di Catania. “Sto lavorando perché non succeda di nuovo, perchè le navi non arrivino, ma se risuccedesse farei esattamente quello che ho fatto. Se vogliono indagarmi ancora, che mi indaghino ancora”. Poi, sul capitolo migranti, ha aggiunto: “Il pacchetto immigrazione-sicurezza lo porteremo in consiglio dei ministri entro fine mese. Sarà un decreto legge, che poi discuterà il parlamento, anzi due: uno sui migranti e uno sulla sicurezza, che poi discuterà il Parlamento”. E anticipa che il governo pensa “di diminuire il contributo a migrante di 10-15 euro”. Mossa, questa, che aveva già lanciato in campagna elettorale.
E non può mancare una polemica nei confronti dell’Alto commissario dell’Onu, che ha annunciato che invierà una task force in Italia per indagare sui “crescenti casi di razzismo e violenze contro migranti e rom”. Salvini respinge al mittente ogni accusa: “Le lezioncine di un organismo come l’Onu lasciano il tempo che trovano. Diamo all’Onu 700 milioni di euro all’anno. Voglio che mi dicano come spendono ogni euro, se li utilizzano per fare cose o se fanno cene in ristoranti stellati”.
Sul crollo del ponte Morandi Salvini chiarisce la propria posizione: “In un momento così grave per Genova e per l’Italia non si può essere tifosi del ‘tutto pubblico’ o del ‘tutto privato’. Bisogna costruire bene e in fretta. Occorre un commissario. Il mio obiettivo è che sia il pubblico ad avere la regia con fondi privati. Le polemiche di questi giorni non fanno bene. Autostrade faccia dieci passi a lato e chieda scusa, cosa che non ha fatto sufficientemente. Le polemiche di questi giorni tra il governatore e i ministri non fanno bene”.
Le prossime mosse del governo
“Quest’anno cosa faremo? L’inizio dello smontaggio della Fornero, l’avvio Flat tax, la pace fiscale e l’avvio del reddito di cittadinanza purché non sia assistenza. Tutto questo rispettando i vincoli europei”. Capitolo pensioni. “Gli imprenditori mi chiedono di superare la legge Fornero. Faremo quota 100. Per me però il limite dei 64 anni è troppo alto. Io ho chiesto al massimo, ma al massimo, 62 anni”. “Dalla pace fiscale – aggiunge Salvini – il Governo conta di recuperare circa 20 miliardi”.
Sondaggi a gonfie vele
Nel primo sondaggio della nuova stagione di Porta a porta realizzato da Euromedia Research e dall’ Istituto Piepoli, le intenzioni di voto degli italiani registrano il sorpasso della Lega di Salvini sul M5S per Euromedia Research di Alessandra Ghisleri 32 % + 14,7% contro il 28,3%, – 4,4% dal risultato elettorale del 3 marzo 2018. Per Piepoli invece le due forze politiche pareggerebbero entrambe al 30%. (+12,7% per la Lega e – 2,7 per il M5S).
Fondi Lega, tutto certificato
“Ogni spesa della Lega è documentata dal 2013 e non ci sono soldi all’estero e non ci sono investimenti strani – spiega Salvini -. I soldi non ci sono né in Italia né in Lussemburgo. È tutto certificato. Belsito dice di aver lasciato 40 milioni? – ha aggiunto -. Non mi fido di chi è stato condannato a qualche anno. Non so quanto c’era in cassa nel 2013 quando sono diventato segretario, ma tutto, ogni spesa, è documentata. Siamo nati senza una lira ma andremo avanti lo stesso”. IL GIORNALE.IT