Finocchiaro PD “cacciata” dal ministro Bonafede. Ma si consola con 9mila euro al mese e 45mila di “buonuscita”
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede caccia Anna Finocchiaro PD dal suo staff e chiede al CSM di ricollocarla in un altro ruolo. Ma la piddina, nota per fare la spesa con la scorta, si consola con 45mila euro a legislatura per il reinserimento nel lavoro e 9mila euro al mese di doppia pensione.
No, Anna Finocchiaro proprio non piace al M5s. Dopo 31 anni in Parlamento, prima col Pci poi sempre a sinistra, assai giustizialista, non è stata ricandidata all’ultima tornata da Matteo Renzi. Poco male, perché come ricorda Italia Oggimentre era in Parlamento e mentre era ministra, dagli organi di valutazione della magistratura ha ottenuto la bellezza di sette avanzamenti di carriera e di stipendio, il massimo previsto. E per inciso ha maturato anche una doppia pensione.
Ma come detto, la Finocchiaro ai grillini non piace, tanto che il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, siciliano come lei, ha fatto sapere al Csm che a differenza del predecessore, Andrea Orlando, non intende avvalersi nel suo staff dell’ex ministra. Dunque, ha invitato lo stesso Csm a ricollocarla in ruolo. Una decisione che la diretta interessata ha preso malissimo, accostando con grande signorilità il Guardasigilli a “ogni cane che passa“.
Non dovrebbe, però, arrabbiarsi così tanto. Si pensi infatti che la signore si può godere un vitalizio di 9mila euro lordi al mese, pur tagliato da Roberto Fico e pentastellati, oltre all’assegno di 45mila euro a legislatura per il reinserimento al lavoro. Cifre che, ne siamo sicuri, le consentiranno una vita agevole.