M5S: «Così i ‘Signori delle Autostrade’ sono riusciti ad accaparrarsi rendite clamorose e senza rischi»
“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. Nel caso delle concessioni autostradali gli indizi sono ben più di tre”.
Lo scrive Andrea Cioffi, senatore M5S e Sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico, in un post per il Blog delle Stelle.
Questi tre indizi – spiega Cioffi – “segnano la prova schiacciante degli intrecci grazie ai quali i ‘Signori delle Autostrade‘ sono riusciti ad accaparrarsi rendite clamorose e senza rischi, a scapito della collettività”.
“Ricordiamoci” prosegue “che, come nel caso di Telecom Italia, l’acquisizione della società Autostrade da parte dai privati fu fatta a debito scaricando poi il costo sulla società acquisita. Come a dire che i privati hanno comperato le ex società pubbliche con i soldi delle società stesse”.
L’esponente 5Stelle ricorda che nella scorsa legislatura il Movimento ha provato a fare luce su tutti i regali ricevuti negli anni dalla società Autostrade: “Fu un lungo lavoro di analisi – racconta – che confluì in un esposto presentato all’ANAC nel novembre 2017 e che ho deciso di pubblicare integralmente”.
E fa sapere: “Non potendo fare le fotocopie del contratto, la fase di analisi e studio fu effettuata presso gli uffici della commissione Lavori Pubblici del Senato. I documenti erano a disposizione di tutti i senatori, ma solo noi li studiammo a fondo e producemmo l’allegato esposto. Questo è il Movimento 5 Stelle”.
Le criticità segnalate 9 mesi fa dal M5S all’Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone sono almeno cinque:
1. Segretezza degli atti concessori
2. Aumento continuo delle tariffe
3. Proroghe senza gara
4. Affidamenti di appalti a società controllate dal concessionario stesso
5. Tasso di remunerazione garantito
Queste – spiega Cioffi – “sono le prove di come il sistema messo in piedi dalla vecchia politica e da ‘prenditori’ allergici al mercato ma desiderosi di profitto senza alcun rischio di impresa abbia scientificamente subordinato l’interesse collettivo al fatturato dei privati”.
“Questo stesso sistema” conclude il senatore pentastellato “oggi il Governo del cambiamento lo sta abbattendo per ricostruirlo da zero”.
