Migranti, Fusaro: ‘Siamo al cospetto di uno spietato processo di deportazione di schiavi’

“Rovescio la narrazione dominante. La narrazione dominante è quella che impiega quelle immagini tragiche e mostruose in vista di una legittimazione di quello che viene chiamato il ‘plusimmigrazionismo’, cioè l’idea che si debba in qualche modo migrare sempre di più e che sia un bene quella che viene proposta dai bardi del plusimmigrazionismo”

Così Diego Fusaro intervenendo a L’Aria che Tira su La7.

“Io rovescio questa narrazione: – ha proseguito il filosofo – in Libia cosa c’era prima? C’era un governo legittimo che venne destituito a colpi di bombardamento umanitario atlantista nel 2011 e lì scaturì il caos che regna ora in Libia. Quindi cosa deve fare l’Occidente? Deve lasciare in pace i popoli dell’Africa, da sempre oggetto di colonialismo e di imperialismo, con tutte le conseguenze che ne scaturiscono, perché quello a cui stiamo assistendo è una nuova forma di colonialismo, dove non andiamo più a sfruttare gli africani a casa loro, ma direttamente li deportiamo da noi – mettendo in movimento il loro territorio, mobilitando tramite l’imperialismo, destituendo i governi – e li costringiamo alla fuga per essere ‘accolti’, si dice in Occidente, in realtà per essere deportati nei campi di pomodoro, a una vita pessima, evidentemente, con tutte le tragedie che ne scaturiscono e di cui siamo stati ahinoi spettatori quest’estate”.

Secondo Fusaro c’è poi un’altra importante questione:

“Anche qui la narrativa dominante è quella che parla di immigrazione. Io da tempo ho variato il coefficiente semantico e parlo di deportazione. Stiamo assistendo a vere e proprie deportazioni di cui la storia ci chiederà conto. Quella che viene chiamata accoglienza integrazione, non è tale. Perché l’accoglienza e l’integrazione prevedono che si trattino, non come risorse economiche, ma come esseri umani pieni di dignità, gli accolti e gli integrati,” ha spiegato.

“Qui siamo invece” ha concluso il professore “al cospetto di uno spietato processo di deportazione di schiavi, uso questa espressione perché tali vengono considerati e trattati, con un triplice obiettivo:

A) Sfruttare esseri umani con campi di pomodori e quant’altro
B) Colpire la classe lavoratrice, migrante o autoctona nel suo complesso abbassando le condizioni del lavoro
C) Colpire in generale i diritti sociali conquistati puntando a una terzomondizzazione dell’Europa”

Guarda il video dell’intervento di Diego Fusaro…

 

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