Provenzano (Pd): ‘Con noi al governo i poveri sono saliti a 5 milioni, per questo non ci hanno votato’
“Non possiamo dire che abbiamo governato bene se negli anni in cui eravamo al potere i poveri in Italia sono passati da 2,5 milioni a più di 5 milioni. E dal loro punto di vista hanno fatto benissimo a non votarci”.
Così Giuseppe Provenzano, membro della Direzione nazionale Pd, intervenendo alla festa del Fatto Quotidiano al parco della Versiliana di Marina di Pietrasanta.
“Ci dicono che la sinistra è divisa,” ha affermato “a me non interessa dell’unità della sinistra, a me interessa che la sinistra è divisa con il popolo e riunirla con il popolo, non interessano i gruppi dirigenti, non interessa questo. E questa è una ricerca lunga, bisogna farla su un’idea di società. Non sono i sogni e le visioni di chi scrive articoli sui giornali di 500 righe e non una parola per assumersi la responsabilità del fatto che ha contribuito a distruggere la sinistra in Italia”.
“Perché guardate” ha proseguito “il Partito Democratico nasce con ambiguità profondissime sul piano culturale, politico e organizzativo che precedevano Renzi e che poi Renzi ha sciolto, nel verso peggiore, con l’idea di poter intercettare un elettorato berlusconiano in fuga”.
“Ma quando tu” ha sottolineato Provenzano”nasci dicendo che non c’è più il conflitto tra capitale e lavoro, che siamo uniti in nome di un’innovazione così, e lo fai mentre scoppia la più grave crisi della storia italiana, vuol dire non solo che tu non hai capito niente, ma non hai fatto il tuo mestiere e dovresti forse iniziare a farne un altro”.
“E questa” ha continuato l’esponente del Pd “non è la rottamazione, che è una parola insopportabile, è assumersi la responsabilità degli errori che si fanno e delle scelte che si fanno. E comunque io non rimprovero questo, io rimprovero all’ultima classe dirigente che secondo me è responsabile di questo disastro enorme di aver ripetuto con 20 anni di ritardo le idee degli altri”.