Pistoia, pure don Biancalani vuole denunciare il ministro Salvini: “Ha fatto allusioni sessuali su di me”

“Tempi duri per il prete che ama attaccare me e circondarsi di presunti profughi africani”: per queste parole il parroco pro-invasione don Massimo Biancalani ha deciso di denunciare il ministro Matteo Salvini. Secondo don-migranti il vicepremier leghista ha volutamente fatto allusioni sessuali. Per caso ha la coda di paglia?

“Non ho ancora scelto chi incaricare ma sicuramente farò partire la denuncia.

Così don Massimo Biancalani, in occasione di una chicchierata con l’Huffington Post, annuncia che provvederà a ricorrere alle vie legali contro Matteo Salvini.

Perché? Perché il ministro dell’Interno ha esultato sui suoi canali social per la decisione della prefettura di Pistoia di chiudere il centro di accoglienza di Vicofaro che ospita(va) i profughi “amici” del parroco diventato celebre la scorsa estate per aver portato una comitiva di migranti in piscina.

Questo il post incriminato del leader leghista: “Tempi duri per il prete che ama attaccare me e circondarsi di presunti profughi africani, ancora un po’ e la canonica scoppiava… Chiuso!”. Ecco, la struttura è stata bocciata dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco, che hanno constatato come cucina e caldaia non siano più utilizzabili, perché più che vetusti. “I locali, che fanno parte di un convento del ‘700, vanno adeguati e noi provvederemo a effettuare i lavori” fa sapere l’uomo di chiesa.

E ora il sacerdote, alla giornalista che gli chiede su quale base denuncerà il vicepremier, risponde così: “Secondo alcuni avvocati che ho consultato, anche di rilievo, ci sono gli estremi per denunciare Salvini in quanto nel post utilizza un linguaggio allusivo, anche alla sfera sessuale. Io non amo circondarmi di ragazzi e gli ospiti del centro non sono “presunti profughi”. Dal post scritto da Salvini sembra quasi siano clandestini e non è così”.

Comunque, Don Biancalani non demorde e anzi rilancia: “Noi continueremo ad accogliere i rifugiati perché siamo mossi dall’ideale evangelico che ci spinge a prenderci cura dei poveri e degli ultimi, raccogliendo anche gli appelli che ci arrivano dal magistero di Papa Francesco”.

Con fonte Il Giornale

 

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