L’Italia messa sotto tiro da Oettinger: “Violare gli accordi Ue provoca una penalità.”
Le affermazioni di Di Maio ora passano al comizio di Bruxelles, che non risparmia provvedimenti drastici.
Se l’Europa è assente nel momento del bisogno, il nostro governo aveva pensato e pensa ancora di sottrarre i miliardi di euro che spettano a ciascun Paese, in base ai trattati dell’Unione.
Leggiamo cosa scrive Il Giornale:
“Tutti gli stati dell’Ue si sono assunti l’obbligo di pagare i contributi nei tempi stabiliti – ha detto Oettinger a Die Welt – Tutto il resto sarebbe una violazione dei trattati che comporterebbe penalità“. Poi ha aggiunto: “L’Italia ha conquistato il nostro appoggio nell’affrontare la crisi migratoria e le sue conseguenze, posso solo mettere in guardia Roma dal mischiare la questione migratoria con il bilancio Ue“.
La querelle nasce dalle parole di Di Maio nel pieno della crisi sui migranti della Nave Diciotti. Il vicepremier si era detto pronto, sostenuto dagli alleati, a bloccare il versamento dei venti miliardi all’Ue se non fosse arrivata una dimostrazione di solidarietà. Il giorno successivo la riunione degli sherpa convocati dalla Commissione Ue non hanno trovato un accordo e Salvini è stata costretta a volgere lo sguardo all’Albania e alla Chiesa cattolica.
Subito dopo la fallita riunione europea, Conte, Salvini e Di Maio avevano promesso di voler porre il veto al bilancio dell’Ue. Visto che serve l’unanimità, se l’Italia decidesse davvero di non approvare il bilancio comunitario questo verrebbe bloccato. Con tutte le conseguenze che ne derivano. Ecco spiegato dunque l’attacco di oggi.
Il falco della Commissione ecco che arriva all’attacco con una minaccia di penalità, nel caso in cui il nostro paese non si attenesse alle regole. Ma Di Maio replica giustamente: L’Ue quando gli abbiamo chiesto aiuto per i migranti ha taciuto, appena abbiamo minacciato di togliere i soldi ecco che risponde.”
Fonte: ilgiornale