Centrale, razzia continua: turisti e viaggiatori preda delle bande
Nessuna tregua in stazione Centrale per passeggeri e turisti, che sono preda quotidiana delle bande di borseggiatori.
I gruppi, per lo più ben organizzati e presenza fissa nello scalo ferroviario, approfittano soprattutto degli stranieri di passaggio: sono spesso distratti nel cercare la via per i binari e portano con sé molti contanti per lo shopping italiano. I bagagli e le borse più ambiti sono quelli di arabi e orientali. Ieri l’ennesima operazione della Polfer, che ha arrestato un algerino e un libico di 38 e 61 anni. Avevano tentato di estorcere alla vittima di un furto 1.500 euro per la restituzione della sua borsa.
Le manette sono scattate appunto in Centrale. A denunciare il fatto è stato un cittadino libico che alcuni giorni fa, poco prima di partire per la Germania, ha trovato l’auto scassinata. La borsa, che conteneva contanti e documenti, era sparita. Poco dopo la vittima ha ricevuto una telefonata da un’utenza olandese. La voce all’altro capo, prima in inglese e poi in arabo, chiedeva una sorta di riscatto di 1.500 euro per ridare indietro il bottino. Il libico ha avvisato la polizia tedesca che lo ha indirizzato alle forze dell’ordine italiane. Tornato in Italia, l’uomo ha sporto denuncia alla Polfer e gli agenti gli hanno suggerito di organizzare un appuntamento con gli estorsori. L’incontro doveva avvenire in un negozio della stazione.
La polizia ferroviaria ha seguito passo passo e a distanza tutte le fasi, per cogliere i truffatori sul fatto. Uno dei due malviventi appena arrivato ha mostrato alla vittima una copia del suo passaporto, a dimostrazione di esserne in possesso. Poi però ha avuto paura di essere seguito e ha dato al libico un secondo appuntamento, sempre in zona Centrale. A quel punto si sono presentati entrambi i complici, che hanno chiesto il pagamento della somma pattuita. Qui gli agenti della Polfer in borghese sono intervenuti, arrestando gli estorsori in flagrante e restituendo borsa e contenuto al proprietario.
È di soli due giorni fa la notizia della denuncia a piede libero di quattro borseggiatrici bosniache che in stazione prendevano di mira i turisti. In un video si vedono le donne, tutte incinte, che in un ascensore dello scalo sfilano a una viaggiatrice indonesiana il portafogli con ben 14mila euro. Tutto invariato insomma in Centrale rispetto allo scenario emerso, per fare un esempio, dall’operazione della Procura che a fine 2015 aveva fatto finire ai domiciliari due poliziotti della squadra anti borseggi che taglieggiavano un gruppo di ladre rom. Al di là del ruolo degli agenti, condannati a una pena pesante, agli atti erano finiti diversi filmati che mostravano il metodo delle giovani borseggiatrici. In questo caso valigie e borsette venivano razziate per lo più durante la salita in tapis roulant. È Riccardo De Corato a sottolineare come alla stazione serva, più che il restyling annunciato dal Comune, maggiore sicurezza. «Prima dei cantieri – dichiara l’assessore regionale alla Sicurezza – in Centrale e in piazza Luigi di Savoia c’è bisogno di polizia e pulizia. La zona è ormai il Bronx di Milano e non risulta complicato comprendere che per sistemare l’area non basta e non si può cominciare da un cantiere. Serve che le forze dell’ordine facciano una bonifica immediata dalla piazza della stazione a piazza Luigi di Savoia, senza tralasciare le vie circostanti».
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