Diciotti, Fico a gamba tesa: “I migranti devono sbarcare”
La Nave Diciotti si trova nel porto di Catania, ma il Viminale non ha nessuna intenzione di farla sbarcare finché non avrà garanzie sulla distribuzione dei migranti nei Paesi Ue.
Così il braccio di ferro continua. E se da una parte Matteo Salvini non ha dubbi sulla posizione da mantenere, (“prima di chiedere lo sbarco dalla Diciotti, forse sarebbe meglio alzare il telefono e chiedere spiegazioni a Bruxelles e agli altri governi europei. Cronache dall’Europa che non c’è”) e a lui si è anche allineato Danilo Toninelli, c’è qualcuno che non la pensa come i due ministri. E chiede l’immediato sbarco della nave della Guardia Costiera.
Il presidente della Camera Roberto Fico, infatti, qualche minuto fa ha rotto il silenzio su Twitter. “La giusta contrattazione con i Paesi dell’Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone – tra cui alcuni minori non accompagnati – devono poter sbarcare. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella Ue”. A dare manforte a Fico, arriva Laura Boldrini: “Salvini ascolti Roberto Fico e faccia scendere le 177 persone in ostaggio da giorni su una nave italiana, in un porto italiano. Non è sequestrando i migranti che si gestiscono i flussi migratori”.
Il governo, quindi, si scontra ancora una volta sulla questione dell’immigrazione. Ma intanto la Diciotti resta (ferma) nel porto di Catania. E l’Unione Europea? Da Bruxelles arrivano timide risposte della portavoce della Commissione, Tove Ernst: “I contatti con gli altri Stati sono ancora in corso. Speriamo di trovare una soluzione rapida”.
E ora anche i pm sfidano il Viminale e chiedono che alcuni soggetti vengano fatti sbarcare: “Gli obblighi internazionali assunti dall’Italia richiedono che la condizione di soggetti vulnerabili, tra i quali minori, i minori non accompagnati, i genitori singoli con figli minori, deve essere tenuta in particolare considerazione nel momento in cui le persone straniere si presentano alla frontiera. Per questo è necessario rispettare obblighi e lasciare che i minori sbarchino a terra”.
Intanto, il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, titolare dell’inchiesta sul trattenimento dei 177 migranti, è salito a bordo della nave Diciotti. IL GIORNALE.IT