Ponte Morandi, il terrore sull’altra struttura dell’ingegnere ad Agrigento: “Abbattetelo”
“Sempre piรน pressante lโipotesi della demolizione del viadotto Morandi di Agrigento”. Lo conferma il sindaco della cittร dei templi, Calogero Firetto, che, dopo i tragici fatti di Genova, ha sollecitato per il 7 settembre un confronto presso la Sala Giunta del Comune sulla sorte del ponte โAkragasโ questo il suo nome, risalente al 1970 e chiuso nel 2017 dopo la segnalazione degli evidenti segni di deterioramento e degrado documentati dallโassociazione Mareamico, con il successivo avvio di un inchiesta da parte della procura. Fino ad allora aveva unito la cittร col costone occidentale su cui sorgono Villaseta e Monserrato e portava alla statale 115 verso Porto Empedocle e Sciacca e Trapani.
Per il primo cittadino, lโAnas – che ha da tempo avviato un corposo piano da 30 milioni di euro per interventi strutturali di risanamento – condivide “la necessitร di riconsiderare i costosi interventi di manutenzione previsti e di rivalutare percorsi alternativi”. Saranno valutati lโutilitร del ponte Morandi e il suo impatto ambientale, i costi dei lavori per la messa in sicurezza e la loro efficacia nel tempo, lโopportunitร dei percorsi alternativi giร proposti a suo tempo dallโamministrazione comunale e il diverso tracciato studiato da Anas, oltre che, appunto, lโipotesi della demolizione del ponte. A questo primo Tavolo parteciperanno la Soprintendenza ai Beni culturali, lโente Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, lโIspettorato ripartimentale delle Foreste, il Genio civile e il Libero consorzio di Agrigento.