Lezione della Svizzera alla Svezia. Rifiutano di stringere la mano e parlare col sesso opposto: niente passaporto
La risposta svizzera al giudice criminale svedese che ha dato ragione ad una p… convertita all’Islam, scartata durante un colloquio di lavoro per via del suo rifiuto di stringere la mano all’interlocutore maschio. Una coppia di potenziali terroristi islamici rifiuta di stringere la mano e parlare con il sesso opposto durante l’audizione per avere il passaporto elvetico nel comune di Losanna. Scatta il rifiuto automatico della naturalizzazione.
Niente naturalizzazione per loro. Galeotta fu una stretta di mano. La Svizzera si conferma intransigente verso chi non sembra accettare le usanze e le tradizioni del Paese che lo ospita. Questa volta a farne le spese sono un uomo e una donna che, a quanto pare, non intendevano dare neppure la mano a persone del sesso opposto. L’uomo non voleva toccare le donne e la donna non farsi toccare dall’uomo.
Durante le audizione per avere il riconoscimento del passaporto elvetico che si è svolto di fronte a due consiglieri comunali e al municipale di Losanna, i due individui avrebbero manifestato “un comportamento generale discriminante”. Oltre a non stringere la mano alle persone dell’altro sesso, avrebbero anche rifiutato di rispondere a domande poste da persone di genere differente. E così è scattato il rifiuto.
Il municipio di Losanna, infatti, non ha autorizzato la loro naturalizzazione. Il motivo? Per le autorità il loro comportamento non rispetta l’eguaglianza uomo-donna. La municipalità svizzera ha respinto entrambe le richieste, anche se ci ha tenuto a precisare che il fattore della stretta di mano “non è che uno degli elementi che hanno portato alla scelta”.
“ll signore ha rifiutato di porgermi la mano e la moglie ha fatto lo stesso con il municipale Pierre-Antoine Hildbrand”, aveva raccontato lo scorso luglio Sandra Pernet (PDC) a 24 heures, come riporta Ticinonews. “La donna non ha propriamente risposto alle domande dell’uomo e lo stesso ha fatto il marito. O, se anche rispondevano, cercavano di non guardare mai la persona che aveva posto la domanda, mostrando un certo disagio”. Ecco perché, nonostante le risposte corrette alle domande, “alla fine abbiamo preso la decisione di mettere una nota nel loro file per segnalare quanto successo”