Genova, Travaglio sui Benetton: ‘Giornali e tg hanno finalmente scoperto il nome del concessionario delle Autostrade’
“Ora che, con soli due giorni di ritardo, giornali e tg hanno finalmente scoperto il nome del concessionario delle Autostrade – Benetton – ovviamente per difenderlo dalle proditorie calunnie per il ponte autostradale crollato a Genova“.
Lo scrive Marco Travaglio nel suo editoriale di oggi 17 agosto intitolato “United Dolors”.
Il direttore del Fatto Quotidiano ricorda i “trionfi imprenditoriali” della casata trevigiana, “fin da quando trasformavano gli ovini in maglioni, o usavano bimbi bianchi, gialli e neri per ridurre il razzismo e incrementare il fatturato”.
Li trovavamo, continua Travaglio, “sulle copertine dei rotocalchi per parrucchieri, che li ritraevano in posa in magioni principesche, sempre molto sorridenti, in smoking, le mani sinistre nelle tasche delle giacche, circondati di marmocchi ma soprattutto cani e gatti”.
Sulla concessione delle Autostrade alla famiglia Benetton Travaglio osserva: “Nessuno spiegò perché mai un bene pubblico, costruito con le tasse dei cittadini, dovesse fruttare miliardi a un privato, né cosa c’entrassero col cemento e l’asfalto quei simpatici tosatori di pecore e fabbricanti di maglioni”. Ma, aggiunge, “si sa, alle privatizzazioni non si comanda, e soprattutto non si domanda. Specialmente se i beneficiari elargiscono qualche aiutino per le campagne elettorali dei partiti che, appena vanno a governo, si sdebitano aumentando le tariffe autostradali senza badare troppo a dettagli tipo gl’investimenti previsti dal contratto. E se, dal tavolo dei loro banchetti, ogni tanto cade qualche boccone dritto in gola ai giornaloni e alle tv sotto forma di pubblicità”.
“Questo forse spiega perché, – conclude Travaglio – dopo il crollo epocale di Genova, stampa e tg non riuscivano proprio a ricordare il nome del concessionario che avrebbe dovuto garantire la sicurezza del Ponte Morandi e che, mentre si cercavano cadaveri, feriti e superstiti fra le macerie, favoleggiava di ‘costanti monitoraggi’”.
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