Chi ha sbagliato deve pagare. E forse finalmente si potrà discutere di infrastrutture, senza ideologie. Ma oggi, PER FAVORE, oggi è solo il giorno del silenzio. Del cordoglio. Del dolore. E della gratitudine immensa per i soccorritori. #Genova
Genova, ben 2 interrogazioni avvisarono Graziano Delrio, ma lui se ne fregò. Ora Renzi chiede pure il silenzio
Tragedia a Genova, ben due interrogazioni parlamentari avvisarono l’allora ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, ma lui e il Partito Democratico se ne fregarono. Adesso Matteo Renzi su Twitter chiede pure il silenzio sulla vicenda: “Chi ha sbagliato deve pagare. E forse finalmente si potrà discutere di infrastrutture, senza ideologie. Ma oggi, PER FAVORE, oggi è solo il giorno del silenzio”.
“Sul nodo autostradale di Genova è noto il grave problema del ponte Morandi“.
“Risulta pertanto indispensabile procedere con sollecitudine a cantierare il progetto denominato “gronda di Genova” per il quale la società Autostrade ha già in cassa le risorse necessarie per iniziare i lavori derivanti dagli aumenti tariffari concordati in cambio della concessione ottenuta”, aggiunse.
Stessa cosa l’anno dopo, ad aprile del 2016. Rossi, come riporta Il Messaggero, tornò quindi alla carica ribandendo la mancata sicurezza del ponte, sempre rivolgendosi al piddino. “l viadotto Polcevera dell’autostrada A10, chiamato ponte Morandi, è un’imponente realizzazione lunga 1.182 metri, costituita su 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza che collega l’autostrada Genova-Milano al tratto Genova-Ventimiglia, il ponte è stato oggetto di un preoccupante cedimento dei giunti che hanno reso necessaria un’opera straordinaria di manutenzione senza la quale è concreto il rischio di una sua chiusura”.
Il tweet di Matteo Renzi: