Accusa choc dell’Ong a Salvini: “Migranti morti? La colpa è sua”
L’accusa choc arriva direttamente dalla Aquarius, la nave che nessuno vuole e che l’Italia non intende far entrare nel Belpaese.
A rivolgersi a Matteo Salvini, accusandolo di ogni nefandezza, è Nicola Stalla, coordinatore delle operazioni di soccorso della nave Aquarius di Sos Mediterranee.
“Continuando a premere l’acceleratore sui porti chiusi alle navi Ong, il ministro Salvini mette in pericolo centinaia di vite umane – dice a La Stampa –A causa della politica del vicepremier e del governo, tra giugno e luglio si è registrata un’impennata delle vittime: tra morti e dispersi 700 migranti hanno perso la vita durante vari naufragi nel Mediterraneo centrale. Secondo Stalla la guerra del governo italiano alle Ong porta al rischio “che ci siano altri morti“.
“Dovrebbe intervenire l’Unione europea – continua – in modo veloce, efficace e definitivo“. Oggi la Aquarius sta ancora aspettando informazioni su dove poter sbarcare. Per ora, dice Stalla, la situazione è “stabile, ma potrebbe aggravarsi da un momento all’altro. Bisogna intervenire presto, con noi ci sono anche due donne incinte e due bimbi molto piccoli. E comunque i viveri non basteranno per più di una settimana”. La Ong ha fatto sapere che alcuni dei migranti soffrono di malnutrizione cronica e gli operatori li stanno idratando e sfamando a dovere. “Aquarius e Open Arms sono le uniche navi ancora in grado di operare – conclude il volontario – Altre imbarcazioni delle Ong sono bloccate per motivi diversi: Seawatch e SeeEye, ad esempio, per motivi amministrativi sono bloccate nel porto di Malta, ma non sappiamo altro”.
Di sicuro c’è che Malta, Spagna, Italia e Francia si sono tirate indietro. E la Gran Bretagna ha annuncito di aver ritirato i permessi di navigare sotto la sua bandiera. Per la Ong l’atto del Regno Unito “equivale a una manovra politica volta a danneggiare il lavoro dell’Ong SOS Mèditerranèe, che insieme a Medici Senza Frontiere (MSF) gestisce la nave”.
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