Saviano condannato per Gomorra

“Per non aver rettificato il passaggio del libro ‘Gomorra’ in cui si legge che Vincenzo Boccolato, in realtà imprenditore incensurato che vive all’estero, fa parte di un clan camorristico con un ruolo non marginale in un traffico di cocaina, Roberto Saviano e la Mondadori Libri sono stati condannati a versare in solido 15 mila euro allo stesso imprenditore diffamato e già risarcito con 30 mila euro quattro anni fa per via di una sentenza diventata definitiva”.

Lo riporta l’ANSA citando una nota dei legali di Boccolato, Alessandro Santoro, Sandra Salvigni e Daniela Mirabile.

Il provvedimento – spiega l’ANSA – è stato depositato tre giorni fa ed è stato firmato dal giudice della prima sezione civile di Milano Angelo Claudio Ricciardi.

“In sostanza – prosegue l’articolo dell’ANSA – Saviano e la casa editrice di Segrate, che dovranno anche pagare le spese processuali, come si evince dall’ordinanza, nonostante la precedente condanna hanno ritenuto di continuare a ristampare la stessa edizione, dal 28 novembre 2013, data della sentenza di primo grado, al gennaio 2016, senza depurarla delle espressioni diffamatorie”.

Le riedizioni del libro di Saviano, secondo il giudice, con il passaggio ‘incriminato’, devono essere considerate un “nuovo illecito diffamatorio” con “caratteristiche del tutto analoghe a quelle già accertate in sede civile” in quanto non è stato “tempestivamente provveduto all’adozione delle necessarie precauzioni a tutela della reputazione del Boccolato”.

Le precauzioni, conclude l’ANSA, “consistono nell’eliminare le affermazioni ritenute ‘dannose’ sotto il profilo patrimoniale e non patrimoniale per l’imprenditore o aggiungere una postilla per informare i lettori della sentenza di condanna di qualche anno fa”.

 

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