La luce blu degli smartphone fa perdere la vista

Viviamo in una società immersa nella tecnologia, tra computer, tablet e smartphone.

Eppure, nonostante l’aiuto che questi dispositivi forniscono costantemente, i device digitali possono arrecare danni irreparabili alla salute, soprattutto alla vista. Proprio questo aspetto è stato oggetto di studio da parte dei ricercatori dell’Università di Toledo, negli Stati Uniti, pubblicato poi sulla rivista Scientific Reports. È stato infatti scoperto che un’esposizione prolungata alla luce blu degli smartphone e di altri dispositivi sia in grado di attivare molecole dannose nelle cellule dell’occhio, accelerando il percorso verso la degenerazione maculare, ovvero una condizione incurabile. Secondo quanto riferito dal dottor Ajith Karunarathne, un assistente professore nel dipartimento di chimica e biochimica dell’Università: “Siamo esposti continuamente alla luce blu: la cornea e la lente dell’occhio non possono bloccarla o rifletterla. Non è un segreto che la luce blu danneggia la nostra visione, danneggiando la retina dell’occhio. I nostri esperimenti spiegano in che modo ciò accada: speriamo che possano portare a terapie che rallentano la degenerazione maculare, quali un nuovo tipo di collirio.”

La degenerazione maculare colpisce circa il 2.4% della popolazione adulta nel solo Regno Unito ed è una condizione comune tra le persone con un’età compresa tra i 50 e i 60 anni: si traduce, in molti casi, in una significativa perdita della vista. La degenerazione maculare legata all’età – AMD – può rendere difficili le attività quotidiane come leggere o persino riconoscere i volti. Le cellule dei fotorecettori hanno bisogno di molecole chiamate retiniche per rilevare la luce e attivare la segnalazione al cervello, permettendo così di vedere. I ricercatori hanno scoperto che la luce degli smartphone può provocare nella retina una catena di reazioni, che portano alla creazione di molecole chimiche tossiche nelle cellule dei fotorecettori.

Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che l’introduzione di molecole retiniche in altri tipi di cellule nel corpo, come le cellule tumorali, quelle del del cuore e i neuroni, ne hanno comportato la morte quando venivano esposti alla luce blu. Sempre il dottor Karunarathne ha precisato: “La tossicità generata dalla retina dalla luce blu è universale. Può uccidere qualsiasi tipo di cellula”. Infine, il dottore ha dispensato un consiglio utile per chiunque voglia proteggere gli occhi: indossare occhiali che siano in grado di filtrare sia la luce UV che quella blu, evitando di usare smartphone o tablet quando si è completamente al buio  IL GIORNALE.IT

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