“Volevano correre al mare e così”…La dinamica dell’incidente dove hanno perso la vita due bambini travolti dal treno.
Un pomeriggio al mare. Una routine che si ripeteva ogni giorno per la famiglia residente nel milanese.
I due bambini hanno subito perso la vita. La mamma, invece, trasportata d’urgenza in ospedale combatte per vivere. Le sue condizioni non sono delle migliori e i medici credono sia necessario sottoporla ad un delicato intervento.
Il compagno e la figlia di 16 anni non erano presenti all’impatto. Tutti i residenti sotto choc per l’accaduto.
Leggiamo su Il Giornale:
La tragedia ha sconvolto la località balneare calabrese a due passi da Locri. La dinamica dell’incidente è ancora tutta da chiarire. Il treno, un regionale partito da Catanzaro Lido e diretto a Reggio Calabria, transitava sulla linea ferroviaria jonica reggina ed era appena ripartito dalla stazione di Locri per giungere in quella di Brancaleone.
L’incidente è avvenuto in località San Giorgio, alle porte del paese reggino, nei pressi di uno dei tanti passaggi a livello che ci sono nella zona. Secondo le prime ricostruzioni fatte dalla Polfer reggina i due bambini sono stati scaraventati a circa 50 metri dopo il violento impatto. L’ipotesi che si fa strada è che nel primo pomeriggio, dopo aver pranzato in casa, la piccola comitiva si sia spostata in macchina e poi incamminata come faceva ogni giorno, mattina e pomeriggio, verso il mare.
Ma per arrivare fino alla spiaggia avrebbero superato un passaggio a livello. Secondo alcuni testimoni la bambina sarebbe scappata lungo il binario costringendo la mamma e il fratellino a inseguirla. Il convoglio che proveniva da Nord ha poi travolto in pieno la donna ed i due bambini non lasciando loro scampo.
Il ministro dei trasporti, Toninelli, non appena ha appreso la tragica notizia, è intervenuto affermado che presto saranno investite nuove forze economiche per ristabilire la sicurezza sui binari: “Tragedie così non accadranno più.”
Intanto, la Procura indaga e il treno è sotto sequestro. Il capotreno è ancora sotto choc.
Fonte: ilgiornale