Travaglio: ‘I giornaloni non riescono a digerire che quando Mattarella rispedì a casa Conte molti italiani si siano incazzati da soli’

Marco Travaglio torna sul caso degli ‘attacchi troll‘ contro Mattarella nel suo editoriale di oggi.

Il direttore del Fatto Quotidiano si dice ironicamente cultore del nuovo genere letterario di giornaloni, quello delle “fake news sulle fake news” e per questo non vuole perdersi neanche una puntata dello spettacolo a cui assistiamo da giorni, ovvero quello “dell’establishment che prende scoppole in tutto il mondo perché sta sulle palle ai cittadini e, anziché guardarsi allo specchio, cerca in Russia la spiegazione dei suoi continui fiaschi”.

Travaglio elenca tutte le sconfitte del Sistema dal 2016 a oggi: Clinton negli USA, la Brexit, il referendum del 4 dicembre, le elezioni del 4 marzo e la rivolta dei cittadini contro la decisione di Mattarella di bloccare la formazione del governo gialloverde per via di Paolo Savona il 27 maggio scorso.

Di tutte queste disfatte, il responsabile sarebbe Putin con i suoi “troll”, non i cittadini che alle urne hanno punito la vecchia politica.

“Il bello” osserva il giornalista “è che i fabbricanti di complotti un tanto al chilo sono gli stessi che accusano i populisti sovranisti di complottismo”. “Dopodiché” aggiunge “anche i loro complotti, alla prova dei fatti, si rivelano quello che sono: balle, bufale, patacche, fake news (al cubo)”.

Travaglio ricorda il caso della fake news su “Beatrice Di Maio”, profilo Twitter, additato da Jacopo Iacoboni su La Stampa “come il Grande Vecchio grillin-casaleggiano delle fake news contro Renzi, Boschi, Lotti & C.: peccato fosse la moglie di Brunetta”.

“Una storia da manuale del boomerang” prosegue “che fa il paio con le accuse di razzismo lanciate dal Pd al governo Conte” nella vicenda del lancio delle uova contro l’atleta nera Daisy Osakue. Le uova furono lanciate dal figlio di un consiglere del Pd con i suoi amici.

Leggi l’articolo di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano…

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.