Rivoluzione in campo fiscale come per l’immigrazione. Lo annuncia Salvini. Avanti così.
Matteo Salvini annuncia una rivoluzione fiscale. Ed è proprio il blocco dei porti che il ministro dell’Interno usa come temine di paragone con quello che accadrà sulle tasse tra poco.
Dalla festa della Lega a Cervia, il leader del Carroccio tocca tutti i punti del programma di governo: “Vogliamo cominciare a smontare pezzo per pezzo la legge Fornero ma nessuno ha la bacchetta magica, ma abbiamo cominciato”.
E continua: “Prossimo obiettivo è cancellare spesometri e redditometri che ti fanno perdere tempo invece di stare dietro ai clienti: qui c’è uno stato di polizia che vuole controllare tutto, io voglio avere fiducia negli italiani”.
L’obiettivo è “fare in piccolo quello che ha fatto Trump negli Stati Uniti, naturalmente non lo facciamo in sei mesi”.
Sulla sicurezza Salvini ribadisce la sua posizione al fianco delle forze dell’ordine: “Noi stiamo con le guardie e non i coi ladri la sperimentazione con i taser l’abbiamo fatta noi, e poi anche per la legittima difesa, penso sia sacrosanto che ognuno debba difendere la propria vita e quella dei propri figli”.
Nel suo discorso il leader del Carroccio affronta anche il tema delle grandi opere: “Con il M5S c’è grande sintonia, ma su alcune cose dovremo trovare un accordo: e l’Italia, secondo me, ha bisogno di molte infrastrutture, soprattutto al Sud. Penso alla Puglia, alla Tap. Se arriva alla fine quel gasdotto, l’energia costerà il 10% in meno”.
E anche sulla Tav il ministro è propenso a completare l’opera: “Mi pare che si parli di penali per 2 o 3 miliardi. Noi ragioneremo su ogni centesimo, è giusto. Ma ovviamente preferirei che quella cifra fosse spesa per gli italiani e non per le penali. Come approccio, preferisco sempre il costruire allo smontare”.
Fonte: Il Giornale