Matteo Renzi e i sedicenti Troll russi: “Voglio essere sentito in procura. Ho tanto da raccontare ai magistrati”

“A stato Putin”. Matteo Renzi e la bufala dei sedicenti Troll russi: “Chiederò di essere sentito come testimone in procura. Ho tanto da raccontare ai magistrati”. Si, il bulletto toscano ha tanto da raccontare, soprattutto sulle banche e sugli accordi criminali con l’Ue per far invadere l’Italia da clandestini e terroristi.

Torna a farsi sentire Matteo Renzi. Lo fa in un’intervista a Il Messaggero in cui sparacchia ad alzo zero contro il governo. Parla di “coesione sociale a rischio” a causa dei toni troppo alti usati da Matteo Salvini. Secondo l’ex premier, “questo governo scherza col fuoco”: si riferisce sia all’immigrazione sia alle politiche economiche. “Di Maio massacra le imprese, a me sembra strano che nessuno sia ancora sceso in piazza”, ha affermato.

Ma il punto più stupefacente dell’intervista arriva quando gli chiedono se ha letto il dossier americano sui troll russi che avrebbero agito contro Sergio Mattarella. Si sente sotto tiro? “Vedo due diverse questioni – premette Renzi -. La prima è il linciaggio che ho dovuto subire, personalmente e con la mia famiglia. Non potendo attaccarmi sui risultati mi hanno attaccato sul carattere o sulle fake news. Verrà un giorno in cui chiederanno scusa, ma sarà comunque troppo tardi.

La seconda è invece l’inchiesta: mi fa piacere che la procura di Roma abbia aperto un fascicolo, partendo dall’attacco al presidente Mattarella. Chiederò di essere sentito come testimone. Al rientro dalle ferie chiederò al procuratore Pignatone di essere ascoltato dai pm che si occupano di questa vicenda. Ho molto da raccontare”, conclude sibillino. Resta il fatto che Renzi sembra accreditare il suo inesorabile declino anche alla “manina” dei presunti troll. Convinto lui…

Con fonte Libero Quotidiano

 

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