La UE vuole Rovinarci. Ecco come vuole fregarci e mollarci ancora più Migranti!
Una nuova mossa dell’Unione Europea potrebbe inguaiare ancora di più l’Italia.
L’Italia potrebbe a breve essere costretta, infatti, a ospitare ancora più migranti di quanti gliene spettino al momento. Vere e proprie cifre da record!
Infatti, il presidente del Consiglio Europeo Tusk si è detto contrario all’attuale metodo delle quote migranti: “Il consenso è tanto improbabile oggi quanto mesi fa, le quote obbligatorie mettono gli Stati in conflitto permanente”.
E quindi cosa potrebbe succedere?
Potrebbe succedere che l’Italia come sempre sarà lo Stato che ci rimetterà di più.
Infatti su il Giornale leggiamo che:
Parole pesanti, che riecheggiano quelle pronunciate appena pochi giorni fa, quando Tusk aveva spiegato che il sistema attuale “non ha futuro”, in barba alla recente decisione della Corte di giustizia europea che non più tardi di cinquanta giorni fa aveva respinto il ricorso anti-quote presentato da Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia.
In quell’occasione i giudici di Lussemburgo definirono “irrinunciabile” la ripartizione dei richiedenti asilo in modo equo fra i 28 Stati membri. Una linea sempre sostenuta dall’Italia, che in diverse occasioni ha richiamato le autorità europee a una più efficacia sorveglianza sull’implementazione delle quote, non applicate se non in minima parte.
Oggi però l’intervento del presidente del Consiglio europeo mette nuovamente a repentaglio la sopravvivenza di un sistema pensato per alleggerire la pressione sui Paesi di primo arrivo come Italia e Grecia. Sulle quote “il consenso è tanto improbabile oggi quanto lo era molti mesi fa”, ha spiegato Tusk, che invece si è detto ottimista sulla possibilità di raggiungere un accordo sulla riforma del Trattato di Dublino, oltre che sulla protezione delle frontiere esterne e di una strategia comune nei confronti dell’Africa.
Certo, per giudicare bisognerà aspettare i risultati. Che però, sino ad ora, non hanno certo sorriso al nostro Paese.
L’Italia potrebbe, in pratica, ancora una volta beccarsi tutto quello che le altre nazioni non vogliono.
E ancora una volta il nostro governo se ne starà zitto?