Il padre di Daisy Osakue insiste sulla fake news del razzismo: “Se si continua così ce ne andiamo dall’Italia”
Finta aggressione razzista dell’atleta africana a Moncalieri, ora il padre di Daisy Osakue insiste sulla bufala dell’aggressione a sfondo razziale smentita pure dalla procura di Torino: “Se si continua così ce ne andiamo dall’Italia anche se Daisy non vuole”. Che dire, buon viaggio!
Il padre di Daisy Osakue aspetta con il numero in mano, deve recuperare l’appuntamento per la prossima visita della figlia. Domani le diranno quando può togliere la benda. Lei si allena spesso a occhi chiusi, per sentire le sensazioni, ascoltare il proprio fisico, ma sa che per due giorni deve stare completamente ferma e sa anche il 9 agosto, al mattino, ci sono le qualificazioni del lancio del disco, la sua gara, quella che tutta la famiglia si è segnata sul calendario, «adesso dobbiamo controllare prima altre date». Daisy è infuriata, il padre provato: «Non credevo che mia figlia si trovasse ad affrontare una situazione così».