Foa, Freccero: ‘Sarà sicuramente antisistema, finalmente un Presidente Rai fuori dal frame’
“Ho scritto tempo fa su queste pagine che l’ordine del discorso sta cambiando. La proposta di Foa a presidente Rai è una conferma della mia affermazione”.
Lo scrive l’esperto di comunicazione, giornalista ed autore televisivo Carlo Freccero in un articolo per l’Antidiplomatico.
“Dirò di più – prosegue – Qualora alla proposta succedesse la nomina, ci sono buone possibilità che questo processo ne sarebbe accelerato, perché l’informazione è fondamentale per la formazione dell’opinione pubblica”.
La prova di tutto secondo Freccero è la “reazione isterica con cui è stata colta la sua candidatura da tutta la stampa mainstream”.
Mentre su Fabrizio Salini come ad di Rai nessuno ha avuto nulla da ridire, la proposta di Marcello Foa come presidente dell’azienda ha “scatenato il putiferio”.
Ed è paradossale – continua Freccero che Foa venga combattuto come spacciatore di fake-news” in quanto proprio “in questo ambito Foa è un precursore, ma in senso inverso”.
Infatti nel suo libro “Gli stregoni della notizia” Foa “analizza criticamente il fenomeno degli spin doctors e le sue ricadute in termini di democrazia”. Il compito degli spin doctor è quello di “manipolare la realtà a favore del candidato da cui è sponsorizzato”.
E il problema, come denuncia da tempo Foa, è che questa figura è arrivata nelle istituzioni, “trasformando il suo governo in una campagna elettorale permanente”, cosa che, scrive Freccero per “Foa esiti negativi per la democrazia e per l’attendibilità della stampa”.
Un’altra tesi di Marcello Foa, spiega ancora Freccero, è che nei media mainstream, che sono “espressione del pensiero unico, esiste un frame, una cornice, un limite, a ciò che può essere detto o non detto. Addirittura ciò che non rientra nel frame, non viene preso in considerazione dal nostro cervello”.
“Riassumendo Foa si candida a diventare un presidente Rai fuori dal frame. Che, dal mio punto di vista, è il maggior complimento che gli si potrebbe fare,” conclude Freccero.