Famiglia Cristiana: da settimanale religioso cattolico a organo aggressivo della sinistra
Ormai da parecchio tempo, secondo molti cattolici apertamente critici, Famiglia Cristiana è diventato, da settimanale cattolico di carattere religioso, un periodico politico e partitico in senso stretto, sebbene camuffato (ma neanche tanto).
Famiglia Cristiana è stato fondato dall’Istituto Religioso dei Paolini, impegnato in diverse iniziative editoriali (che comprende anche le famose Edizioni e le Librerie Paoline, gestite dal ramo femminile dell’ordine religioso) e di volontariato.
I Paolini, col passar del tempo hanno cambiato le caratteristiche di Famiglia Cristiana.
Il settimanale veniva diffuso da volontari nelle parrocchie e trattava esclusivamente argomenti religiosi, di costume in ambito familiare.
Da una ventina d’anni c’è stato un lento ma continuo cambiamento che ha dato al settimanale una linea editoriale con una attenzione sempre più marcata alla politica fino a varcare la linea dell’impegno apertamente partitico con l’aperto e dichiarato sostegno alla candidatura di Giuliano Pisapia a sindaco di Milano.
Infatti in un crescendo senza sosta i Paolini hanno schierato sempre più a sinistra il settimanale con un appoggio sempre più aperto e deciso ai partiti che ne hanno composto la galassia, soprattutto al maggiore, che, con successive ragioni sociali, ora ha la denominazione di Partito Democratico, il PD.
Con l’ultima copertina, Famiglia Cristiana supera l’ultima barriera che la separava dal diventare un periodico di partito.
A tutti gli effetti diventa un organo di partito e taglia tutti i ponti con la sua tradizione di periodico cattolico esclusivamente religioso e di costume, con particolare attenzione alle problematiche della famiglia.
Questa scelta, ancorché motivata dalla premura , definita evangelica, per gli stranieri disperati che tentano di arrivare in Italia con mezzi che mettono in pericolo la loro vita, appare in tutta evidenza solo di carattere politico.
Che bisogno c’era di attaccare in maniera così violenta Salvini, con un approccio che oltretutto sconfessa la mitezza evangelica?
A meno che alla asserita violenza verbale di Salvini si intenda rispondere allo stesso modo, con eguale virulenza polemica.
Se l’obiettivo era di dare un alt a Salvini nell’usare la religione per finalità politiche, in quello stesso errore che si rimprovera al leader della Lega cade anche il direttore del settimanale, un tempo religioso e cattolico.
Le stesse giustificazioni che il Direttore Antonio Rizzolo cita per motivare la sua uscita editoriale , con una copertina indubbiamente aggressiva in stile Repubblica/Espresso , si ritorcono contro di lui perché si possono pure applicare anche alla copertina che ha scelto per l’ultimo numero di Famiglia Cristiana.
Nella citata intervista a VanityFair dichiara che la scelta di quella copertina è una reazione ‘ a certi toni sprezzanti e aggressivi adoperati dal vicepremier e ministro degli Interni riguardo all’emergenza migranti. Sono in netto contrasto con il Vangelo e non portano a nulla di buono, anzi fomentano pregiudizi ed equivoci poco costruttivi’.
Ebbene, lo stesso si potrebbe dire anche di quella copertina e cioè che è ‘in netto contrasto con il Vangelo e non portano a nulla di buono, anzi fomentano pregiudizi ed equivoci poco costruttivi’.
Infatti non sono poche le voci di sacerdoti in dissenso con la linea editoriale del Direttore Rizzolo.
A cui si aggiungono moltissime voci di lettori di Famiglia Cristiana, letteralmente imbufaliti contro il proprio settimanale, di cui esso stesso da doverosamente conto.
Si tratta di una fine ingloriosa per un settimanale che aveva tanto prestigio e rispetto nelle famiglie, non solo cattoliche, italiane