Di Maio a bordo dell’Airbus di Stato: ‘Spreco da 150 milioni di euro a cui oggi abbiamo detto basta’
“Quello che vedete qui è quello che è famoso come l’Air Force Renzi, è l’aereo che abbiamo combattuto quando stavamo all’opposizione, è un aereo che vi è costato circa 150 milioni di euro”.
Così Luigi Di Maio a bordo dell’Airbus di Stato.
“Quello che fa incazzare – ha proseguito il vicepremier – è che quest’aereo non è mai stato neanche utilizzato. Potevamo fare con questi soldi tante altre cose e si è deciso di comprare quest’affare qua. E la beffa è che non è mai stato utilizzato: come vedete questa è una prima classe, ma a Renzi non bastava e quindi aveva stanziato circa 20 milioni di euro per farci anche una camera da letto e un bagno per stare comodo. Questo è l’esempio dell’arroganza del Potere che il 4 marzo è stato mandato a casa”.
Poi la parola è passata al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, che ha fatto sapere:
“Stiamo stracciando un contratto fatto dalla presidenza del Consiglio con Alitalia, che a sua volta ha fatto un altro contratto di leasing con Etihad per utilizzare un aereo a scopi istituzionali. Quest’aereo nel 2016, quando è stato preso dalla presidenza del Consiglio per portare Renzi e tutti gli altri ministri in giro, costava 25 milioni di euro. L’ultimo aereo di questo tipo, Airbus A340-500, l’hanno fatto 8 anni fa. Fuori produzione. I tecnici hanno detto che è il più grande flop industriale di Airbus: ne hanno fatti quaranta in totale e da 8 anni non lo fanno praticamente più”.
E ancora: “La prima rata che ha pagato la presidenza del Consiglio era dell stessa cifra (25 milioni, ndr). Con i costi di manutenzione, quasi 150 milioni di euro. 25 milioni valeva, 150 milioni. E i documenti erano secretati“.
Di Maio e Toninelli sono poi scesi dal velivolo e hanno tenuto una breve conferenza stampa nell’hangar di Fiumicino per spiegare la rescissione del contratto dell’Airbus.
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