E anche questa domenica Bergoglio: “Rispetto dei diritti e della dignità dei migranti. Gestire i fenomeni migratori”
Durante l’Angelus di questa mattina, il pontefice argentino ha espresso tutto il suo disappunto e tutta la sua sofferenza per le tragedie avvenute in mare in quest’ultimo periodo.
Parole senza fronzoli, quelle dell’ex arcivescovo di Buenos Aires, che ha rivolto un appello alla Comunità internazionale affinché si intervenga subito per scongiurare nuovi possibili episodi drammatici. “Sono giunte in queste ultime settimane – ha esordito Bergoglio – notizie di naufragi di migranti nelle acque del Mediterraneo”. “Esprimo il mio dolore per queste tragedie – ha scandito il pontefice – ed assicuro la mia preghiera”. Poi l’invito diretto alle istituzioni: “Rivolgo un accorato appello alla Comunità internazionale perchè agisca con decisione e prontezza, per evitare che simili tragedie abbiano a ripetersi operando con giustizia per assicurare il rispetto dei diritti e la dignità di tutti”.
In piazza San Pietro erano presenti anche i protagonisti del “digiuno a staffetta”: l’iniziativa promossa anche da padre Alex Zanotelli, che si è conclusa nella giornata di ieri con una celebrazione eucaristica tenutasi presso le Grotte Vaticane. Una Messa, all’interno della quale, il sacerdote comboniano ha voluto ringraziare proprio Bergoglio per le sue parole sui migranti. Preti di strada, suore e laici si sono radunati per dieci giorni tra la piazza antistante la basilica di San Pietro e Montecitorio. “Digiunare a staffetta” con il chiaro l’intento di contestare quanto messo in campo dall’esecutivo italiano: la cosiddetta ‘linea dura’, che non sembra essere condivisa da buona parte dell’episcopato italiano. Il Papa, intanto, ha richiamato la Comunità Internazionale alle sue responsabilità