RIVOLUZIONARIA RIFORMA DELLA COMMISSIONE REGIONALE DELL’ABRUZZO: FINE DEI CONTRIBUTI A CHI OSPITA MIGRANTI

E IN ABRUZZO FINE DEI CONTRIBUTI AL TURISMO PER CHI

OSPITA MIGRANTI NELLE PROPRIE STRUTTURE

Finalmente una svolta a favore di quei tanti albergatori e ristoratori italiani che fino ad oggi hanno portato avanti le loro imprese con impegno e fatica, nonostante la crisi.

La notizia arriva dall’Abruzzo, dove la Commissione Regionale ha fatto passare una modifica riguardante la legge 77, che concerne i fondi da destinare alle molte imprese turistiche che decidono di aderire.

La rivoluzione insita nella modifica fa riferimento in particolar modo a tutti quei centri e strutture (anche alberghi) che negli ultimi tempi hanno deciso di dedicarsi all’accoglienza dei migranti, un’attività che garantisce introiti più sicuri rispetto al tradizionale turismo. Ebbene, grazie all’approvazione del nuovo testo, fortemente voluto da Forza Italia, le sopracitate strutture alberghiere si vedranno escludere dai contributi regionali messi a disposizione per il turismo.

Addio, quindi, a quei fondi dai quali anche quegli albergatori che avevano deciso di tramutare le proprie strutture in centri di accoglienza, avevano fino ad ora attinto.

È un trionfante Andrea Sospiri, Capogruppo regionale in Abruzzo di Forza Italia, ad ufficilizzare il tutto.“Gli alberghi e le strutture ricettive che hanno fatto business sull’accoglienza dei presunti profughi non accederanno ai fondi regionali destinati alle imprese turistiche. È il principio voluto e difeso dal Gruppo consiliare di Forza Italia, inserito nella modifica della legge 77, e che oggi è stato riconosciuto dalla giunta regionale con l’approvazione formale dei criteri da inserire nel bando in via di pubblicazione per l’erogazione delle risorse” ha dicharato lo stesso, come riportato su “Metropolitanweb”“Un principio sacrosanto e che va a sostenere coloro che negli ultimi tre anni hanno prodotto il proprio introito esclusivamente facendo impresa turistica, contribuendo al pil del nostro territorio e sfidando anche la crisi imperante”.

 

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