La lettera di Salvini al Corriere della Sera: ‘Da 35 euro al giorno per immigrato scenderemo a circa 25 senza ridurre i servizi”

Matteo Salvini ha scritto una lettera al Corriere della Sera per rispondere all’editoriale di Antonio Polito.

Il ministro dell’Interno prende “punto” dall’articolo del giornalista del Corriere per spiegare ciò che il governo intende fare a proposito di immigrazione e non solo.

“Sono al Viminale da un mese e mezzo e sono sbarcate 3.716 persone. Nello stesso periodo dell’anno scorso erano state 31.421,” spiega Salvini, che critica quanto sostenuto da Polito, ovvero che abbia subito “il primo smacco della campagna d’estate” nel caso della nave Diciotti.

“Non sono d’accordo: – scrive il vicepremier – in un primo momento due immigrati sono stati indagati e tutti gli altri interrogati”.

“D’altronde, – aggiunge – le violenze a bordo non sono tollerabili. Per questo avevo chiesto l’immediato accertamento delle responsabilità. E ieri sono scattati dei fermi”.

Quel che è certo, prosegue Salvini, è che l’Italia non è più un “Paese colabrodo”. Peraltro, sottolinea, lo stesso Polito gli riconosce “l’indiscutibile merito” di aver scosso l’ipocrisia europea.

E fa notare l’ultimo successo del governo Conte: “i cento immigrati che volevano arrivare in Sicilia e che Francia e Malta hanno accettato di accogliere. Non era mai successo”.

“Eppure non mi basta: voglio invertire la rotta rispetto ai disastrosi anni del Pd,” continua, spiegando come:

“Le Commissioni territoriali (quelle che devono riconoscere o meno la protezione internazionale) hanno 250 funzionari in più. Entro fine anno ne arriveranno almeno altri 170. E useremo fondi europei per tagliare la burocrazia. Risultato: sarà più veloce identificare gli immigrati”.

Il leader della Lega fa anche sapere che è stata emanata “una direttiva per dare criteri più stringenti per la concessione della cosiddetta “protezione umanitaria”. Questa, spiega, è una “anomalia italiana”.

“Sulle nostre coste si sono contati 650mila arrivi e ora si registrano oltre 130mila pratiche pendenti: vanno smaltite in fretta,” aggiunge Salvini, che annuncia tagli nei costi della gestione dei migranti:

“Da 35 euro al giorno per immigrato scenderemo a circa 25 — senza ridurre i servizi — con un risparmio di 500 milioni l’anno e che investiremo in sicurezza”.

 

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