Giulia Bongiorno, attacco a Renato Brunetta e Matteo Renzi: “Tutto sbagliato”
E’ una bella “gatta da pelare”, la Pubblica amministrazione. Ma Giulia Bongiorno, avvocato di successo e neoministro alla Pa, la vuole “pelare”: “Altrimenti – spiega in una intervista al Messaggero – me ne stavo a fare l’avvocato. Invece, faccio il ministro e voglio incidere partendo dalla testa, ovvero dai dirigenti. Perchè non è possibile che, ai fini della valutazione dei bonus, tutti ottengano e punteggi massimi e i relativi premi e bonus legati alla performance”.
Poi, stanga “l’operato dei due precedenti governi, che non ho per nulla gradito”. Brunetta, che aveva imposto per legge che solo un certo numero di dipendenti pubblici potesse avere il massimo dei voti. E dopo di lui il governo Renzi (Madia), che ha riportato il tema della contrattazione con i sindacati. “Sicuramente, non ho apprezzato per nulla nè la tempistica e neppure il merito di alcune scelte fatte dagli ultimi governi. Detto questo, ho intenzione di vedere i sindacati entro la fine del mese”.