Gad Lerner, Linus e David Parenzo fregati da Il Tempo: “Buongiorno, lo ospiterebbe un profugo a casa sua?”
La sinistra che, su immigrazione e dintorni, predica bene e razzola male. Tutti a puntare il dita contro Matteo Salvini, a dargli addirittura del “fascista”, tutti a indossare magliette rosse e a chiedere che i porti restino aperti. Peccato che poi quando a questi stessi pasdaran dell’accoglienza venga chiesto se vogliono ospitare un profugo a casa loro, la risposta sia categorica: “No”. L’esperimento è stato condotto da Il Tempo e presentato sotto al titolone “stanati i radical chic“. Semplice l’esperimento: un giornalista si è spacciato per un esponente di una Ong immaginaria e, al telefono, ha chiesto ai vip un gesto simbolico, quello di ospitare un profugo, appunto. “Ne abbiamo chiamati 100 – si legge sul quotidiano capitolino -, solo 4 hanno detto sì“. Giornalisti, attori, registi, intellettuali e scrittori che predicano accoglienza ma poi non la praticano, insomma.
Dunque, nell’articolone, si dà conto anche di alcune delle risposte ricevute. Si parte da Gad Lerner: “Non ci ha risposto dando la colpa al treno, dicendo di non sentire bene anche se i problemi alla conversazione si sono manifestati soltanto nel momento in cui avrebbe dovuto risponderci con un sì o un no”. Dunque Linusdi Radio Deejay, tra i firmatari dell’appello di Rolling Stone contro Salvini: “Dopo aver ascoltato con attenzione la nostra proposta di mandargli a casa un immigrato per qualche mese, ha preferito attaccarci il telefono in faccia per poi non risponderci più”. E ancora, David Parenzo, che “ha risposto solo di essere impegnato in radio”. Insomma, si razzola molto peggio rispetto a come si predica. Per inciso, i quattro che hanno detto sì all’ipotesi di accogliere un profugo (o che quantomeno si sono detti disposti a valutare la possibilità) sono Stefano Fassina, lo scrittore Erri De Luca, Daria Bignardi e Paolo Cento, coordinatore di Sel nel Lazio.