“Non bisogna sfruttare i lavoratori.” Così Di Maio interviene sulla questione imprese.
Nella sua “impresa” di sgravio alle imprese e sicurezza del lavoro, Di Maio mantiene fermo il punto con Bruxelles.
Il ministro del lavoro non si lascia intimorire dalle critiche e gli attacchi del dirigente dell’Inps. Il suo impegno è per favorire il diritto al lavoro dei giovani.
Leggiamo cosa scrive Il Giornale:
D’altro canto è fondamentale ridurre la precarietà. E io non posso accettare il ricatto di chi dice: o ci lasciate sfruttare i ragazzi o non li assumiamo”. Sono queste le parole di Luigi Di Maio, che in un’intervista alla Stampa risponde a chi gli rinfaccia un decreto Dignità
contrario alla piccole e medie imprese sostenendo che invece le lamentele pervenute in questi giorni a Roma sono arrivate piuttosto dalle associazioni che rappresentano i grandi gruppi industriali e che ci sia “un dialogo costante” tra le parti.
“Quello che faremo sarà più chiaro nella Legge di Bilancio“, anticipa Di Maio, che ha in mente una riduzione del costo del lavoro a partire dai “settori che riteniamo strategici“, da quelli legati al Made in Italy, a “nuove tecnologie, cultura e turismo“.
Il pino del ministro andrà avanti, ma ripete che non svelerà le modalità di intervento per non permettere a nessuno di intralciare il cammino che sarà segnato.
Non ci resta che aspettare e augurargli che tutto vada secondo i suoi piani.