Vitalizi, ex parlamentari minacciano un’azione civile. Di Maio: ‘Si mettano in testa che è un privilegio rubato’
“Ho saputo che gli ex parlamentari minacciano un’azione civile e amministrativa contro i nostri in ufficio di presidenza alla Camera perché gli stiamo togliendo il privilegio del vitalizio. È il mondo alla rovescia”.
Così Luigi Di Maio su Facebook.
Il leader 5Stelle ha poi aggiunto che, semmai, dovrebbero essere i cittadini italiani a “fare una class action contro questi nababbi a carico nostro per farci restituire tutto quello che si sono intascati in questi anni”.
“Si devono mettere in testa – ha continuato il vicepremier – che il loro non è un diritto acquisito, ma un privilegio rubato. Spero che si ravvedano e accettino con serenità la fine dell’era dei privilegi”.
E ha concluso: “Farà bene anche alla loro salute”.
L’associazione degli ex parlamentari, leggiamo sul Fatto Quotidiano, 2ha inviato a tutti i membri dell’Ufficio di presidenza della Camera una diffida stragiudiziale a non approvare la delibera, con la minaccia di un’azione civile e amministrativa per danni rispetto alla quale risponderebbero personalmente e patrimonialmente ciascun membro dell’ufficio di Presidenza, compreso il presidente Roberto Fico”.
In una conferenza stampa gli ex parlamentari hanno dichiarato:
“E’ una vendetta politica, un attacco frontale allo Stato di diritto”.
A queste dichiarazioni ha replicato sempre Luigi Di Maio:
“Ho visto che già chi sta minacciando ma noi a queste minacce siamo abituati dagli ultimi sei anni”.
“Quelli – ha continuato – sono privilegi rubati non diritti acquisiti e la smettano con le minacce, è uno schiaffo alla miseria fare ricorsi e protestare perché ti tolgo un vitalizio di 6-7000 euro quando sei stato tre giorni in Parlamento”.
Il presidente dell’associazione degli ex parlamentari Antonello Falomi ha invece affermato che l’obiettivo del provvedimento “è mettere mano alle pensioni degli italiani”. E ha assicurato: “Ci batteremo in tutte le sedi per impedire che questo obbrobrio costituzionale venga perpetrato”.