Ong, il dossier della Guardia costiera: tutti i trucchi illegali con cui riempiono l’Italia di clandestini

Unย dossier di 300 pagineย dellaย Guardia costiera italiana. Una fonte diretta, dunque. Molto affidabile. Un dossier che mette nel mirino leย Ong, svelandone trucchi (illegali) e magagne sul trasporto di clandestini in Italia. Ne dร  contoย Il Giornale, dove si legge che nel faldone si parla di ordini della Guardia costiera non rispettati, soccorsi che avvengono anche all’interno delle acque territoriali libiche, ovvero laddove non sarebbe consentito. E ancora,ย battaglie navaliย sul recupero dei migranti con le unitร  di Tripoli donate dall’Italia;ย gommoni avvistati da droniย e “appuntamenti” in mezzo al mare fissati per recuperare i clandestini.

Nel dossier vengono raccolte tutte le operazioni delle Ong davanti alle coste libiche dallo scorso luglio a maggio: pagine dalle quali emergonoย le furberie,ย i modi in cui aggirano codici e divieti. Queste carte, per inciso, sono sul tavolo del procuratore di Catania,ย Carmelo Zuccaro, che da tempo indaga sulle Ong. Dalle carte – anticipate daย Panoramaย – si scopre, per esempio, che in marzo la naveย Open armsย รจ stata prima sequestrata e poi lasciata andare a Pozzallo per aver portato in Italia centinaia di migranti, i quali dovevano essere soccorsi e poi portati indietro in Libia. E – toh che caso –ย la nave era partita da Maltaย con una rotta precisissima verso il luogo fissato, al largo di Khoms, dove poi i clandestini sono stati recuperati: la nave, si apprende, era in quel punto ancor prima che i clandestini salpassero dalla Libia.

E ancora, nel mirino ci finisce anche laย Sea Watchย di cui molto si รจ parlato negli ultimi giorni. I fatti risalgono al 24 maggio scorso, quando laย motovedetta Zwarasalpรฒ da Khoms per intercettare un gommone. Tripoli, in un fax pubblicato daย Panorama, si assunse la “responsabilitร  dell’operazione di soccorso”, invitando “tutti gli altri assetti nell’area a rimanere ad una distanza di 5 miglia dall’evento”. Anche Roma ribadรฌ cheย il comando era di Tripoli. Eppure la nave della Ong Sea Watchย andรฒ ugualmente a recuperare i 157 migranti, raccogliendone altri 295 il giorno dopo. E ovviamente sono stati tutti poi portati in Italia.

Ultimo trucco, leย telefonate effettuate direttamente dai trafficantiย a Roma con cellulari libici: si spacciano per parenti dei clandestini appena salpati e danno informazioni utili per recuperarli. Sempre nelle carte si legge della telefonata del “signor Mohammed”, il quale informรฒ del fatto che in acqua c’era “un barchino con 40 clandestini”. Prontamente recuperati dalla Sea Fuchs, dunque trasbordati su altre navi e infine portati sempre in Italia.

 

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